La giurisdizione ed il rito degli appalti pubblici
Nella materia degli appalti pubblici l'individuazione della esatta linea di confine tra la giurisdizione del giudice ordinario e quella del giudice amministrativo è operazione particolarmente complessa, perché il criterio di riparto non è fondato più, se non via residuale, sulla distinzione tra diritti soggettivi ed interessi legittimi, ma su di una serie di norme speciali attributive della giurisdizione esclusiva, i cui limiti massimi di applicazione non è sempre semplice individuare. Non tutte le controversie in materia di appalti pubblici, inoltre, seguono il c.d. rito degli appalti: a causa della mancanza di coordinamento tra norme sulla giurisdizione e norme sul rito, finiscono con l'esservi controversie in materia di appalti pubblici che seguono il rito ordinario ed altre che devono essere introdotte secondo le regole del rito abbreviato. Ciascuno di questi riti ha un diverso termine di decadenza per notificare il ricorso; la corretta scelta del rito diventa, pertanto, fondamentale per calcolare correttamente la scansione dei termini per gli adempimenti processuali. Il presente volume, aggiornato al Codice antimafia ed al primo correttivo al Codice del processo amministrativo, si propone di evidenziare gli orientamenti attualmente seguiti dalla giurisprudenza e dalla corte regolatrice della giurisdizione per fornire una guida per tutti gli addetti ai lavori.
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