Codice del fallimento
La quinta edizione dell'opera si presenta ricchissima di novità, coniugando la legge fallimentare attraverso tutti i campi che essa trasversalmente attraversa, come la riscrittura dell'art. 111, effettuata a seguito della legge cost. 23 novembre 1999, n.2, e della successiva legge 25 febbraio 2000, n.35, che ha determinato la necessità di riesaminare tutte le norme alla luce dei principi del giusto processo. La legge fallimentare è stata arricchita da una nuova procedura, prevista dalle misure urgenti per la ristrutturazione industriale delle "grandissime" imprese in stato di insolvenza, l. 18 febbraio 2004, n.39 che ha convertito il decreto 23 dicembre 2003, n.347. Insieme a questa legge si segnala la novità costituita dalla l. 273/2002 che ha trasformato tutte le amministrazioni straordinarie, iniziate nella vigenza della legge Prodi, in procedure liquidatorie. Il primo gennaio 2004 è entrata in vigore la riforma delle società di capitali (d.lgs. 17 gennaio 2003, n.6), comportando il riesame di molteplici norme della legge fallimentare, della loro sopravvivenza, compatibilità e soprattutto di orientamenti giurisprudenziali consolidati da decenni. L'opera affronta, inoltre, l'entrata in vigore della riforma dei reati societari e segnatamente delle false comunicazioni sociali e reati affini, con d.lg. 11 aprile 2002, n.61, tesa a riordinare la materia. Anche l'ambito soggettivo classico di applicabilità del fallimento è stato rivisto grazie all'entrata in vigore del d.lgs. 18 maggio 2001, n.228 che ha ridisegnato la figura dell'imprenditore agricolo, avicolo ed ittico. Infine, sono state inserite tutte le modifiche apportate dal d.P.R. 30 maggio 2002, n.115 in tema di spese di giustizia e di introduzione del c.d. contributo unificato, che ha abrogato diverse norme della legge falli
Momentaneamente non ordinabile