La localizzazione satellitare nelle investigazioni penali

La localizzazione satellitare nelle investigazioni penali

Nelle investigazioni penali, il sistema di rilevamento satellitare attraverso GPS viene utilizzato, ormai, da vari anni, con una rilevante frequenza. Il c.d. tracker GPS (acronimo di Global Positioning System) è un dispositivo che (utilizzando una rete di satelliti) è in grado di monitorare, con estrema precisione, gli spostamenti dell'oggetto - solitamente un veicolo - su cui viene installato, oppure della persona che lo porta con sé. Tale nuovo metodo si è sostituito ad uno degli strumenti solitamente più utilizzati nelle indagini di polizia: il pedinamento effettuato personalmente da parte di uno o più dei suoi agenti. D'altra parte, la più evoluta forma tecnologica di pedinamento presenta notevoli vantaggi rispetto a quella "tradizionale", consentendo sia indagini più rapide, efficaci e meno dispendiose; sia la migliore gestione delle informazioni conseguite (immediatamente disponibili in formato digitale e utilizzabili anche in futuro). Una simile operazione - che, a tutt'oggi, non è espressamente prevista né dalla Carta fondamentale né dalla legge ordinaria - viene ammessa dalla giurisprudenza, a prescindere dal tipo di reato perseguito nella fattispecie concreta, come attività atipica di ricerca della prova, rientrante quindi nelle attribuzioni della polizia giudiziaria, in base al combinato disposto degli artt. 55, 347 e 370 c.p.p. In mancanza di una espressa regolamentazione, per via legislativa, del monitoraggio elettronico, l'opera, innanzitutto, inquadra, dal punto di vista giuridico-sistematico, questo nuovo metodo investigativo; per poi esaminarne la dinamica all'interno del procedimento penale e l'uso a fini di cooperazione internazionale. Inoltre, un'ampia riflessione è dedicata alle scelte effettuate in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti con riferimento all'impiego di strumenti di sorveglianza in grado di attuare un "controllo totale". Quindi, una volta esaminata l'esperienza maturata nei sistemi anzidetti, diventa imprescindibile verificare la compatibilità tra la localizzazione satellitare e i principi costituzionali ed internazionali di tutela dei diritti umani; in particolare, se possa implicare, talora, una violazione del diritto «al rispetto della vita privata» tutelato dall'art. 8 C.E.D.U., anche laddove l'attività in oggetto riguardi persone che agiscono in un luogo pubblico od aperto al pubblico, e sono, quindi, esposte all'osservazione generale altrui.
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