Ridefinizione del sinocentrismo come criterio ermeneutico della diplomazia cinese. Modelli teorici, strategie attuative e riferimento alle relazioni con la Santa Sede
La certezza che il Paese del Centro abbia da giocare un ruolo di riferimento a livello globale è radicata nello spirito cinese, nella sua insigne tradizione culturale e nel senso di appartenenza delle sue genti. Ed è iscritta a chiare lettere nei rapporti che la Cina coltiva con gli altri attori internazionali. Partendo da questa constatazione e dalla considerazione ermeneutica del contesto più ampio – la filosofia e il pensiero politico, la tradizione normativa, l’identità del popolo cinese e le particolari vicende delle sua relazione con l’esterno – l’autore sintetizza l’esperienza storica della diplomazia cinese, i suoi principi e le sue prassi. Si rivelano, così, le radici di una marcata originalità: impossibile da ridurre al semplice calcolo politico, la peculiarità della diplomazia cinese risulta, piuttosto, legata ad una differente impostazione, ad una differente sensibilità e, in definitiva, ad una diversa idea del mondo e delle sue dinamiche relazionali. L’analisi degli scambi con la Santa Sede – soggetto a sua volta peculiare nel panorama diplomatico – offre, infine, la possibilità di una verifica applicativa della prospettiva avanzata.
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