Diritto dell'informazione e della comunicazione
L'obiettivo di questo manuale, nato nell'università e arricchito dalla pratica, è quello di offrire, con l'ausilio di dottrina e giurisprudenza, il quadro dei principali istituti che caratterizzano il diritto dell'informazione e della comunicazione in Italia, a partire dai principi costituzionali. L'art. 21 (libertà di espressione e d'informazione) e l'art. 15 (libertà di comunicazione) della Costituzione con i loro contenuti e con i loro limiti costituiscono la premessa per descrivere, prima il sistema organizzativo, con le competenze del Parlamento, del Governo e dell'autorità, e poi i principali settori di attività del mondo dell'informazione. Le comunicazioni elettroniche innanzitutto (telecomunicazioni, telefonia e reti) e poi i singoli mezzi di diffusione del pensiero: la radio, la televisione, sia pubblica che privata, internet, l'editoria e il giornalismo, il cinema e il teatro e la musica lirica. Questi grandi capitoli della materia sono accompagnati dai temi orizzontali che riguardano il finanziamento del sistema (canone, pubblicità, abbonamenti alle pay tv e contributi pubblici), le regole antitrust e le regole sul diritto d'autore. Sono illustrate naturalmente le regole UE, le leggi e la giurisprudenza. Di fronte a un quadro normativo, così articolato e complesso, uno dei motivi conduttori del volume è la verifica dello stato di attuazione del principio pluralistico, che costituisce il risvolto positivo del diritto all'informazione che nella società contemporanea è il vero diritto di accesso alle fonti della conoscenza e quindi alla cittadinanza.
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