La protezione degli adulti nel diritto internazionale privato
Con l'innalzamento dell'età media della popolazione cresce il numero delle persone che soffrono di forme più o meno severe di decadimento cognitivo e sperimentano in relazione a ciò una perdita di autonomia. Di fronte a situazioni di vulnerabilità di questo genere (e a quelle, egualmente caratterizzate da una limitata autonomia della persona, connesse a patologie di altra natura, a traumi cerebrali etc.), gli ordinamenti giuridici statali predispongono delle misure di protezione variamente configurate, implicanti il più delle volte la designazione di un soggetto - amministratore di sostegno, tutore etc. - incaricato di assistere l'interessato nel compimento di determinati atti o di sostituirsi senz'altro ad esso nell'attività negoziale. L'accresciuta mobilità delle individui attraverso le frontiere aumenta la probabilità che situazioni come quelle appena descritte si presentino caratterizzate da elementi di internazionalità . Il libro affronta le questioni che sorgono in questo scenario - l'individuazione del giudice competente e della legge applicabile, il riconoscimento delle decisioni straniere, la cooperazione fra autorità amministrative di Stati diversi - illustrando le risposte ad esse fornite dalle regole di diritto internazionale privato e processuale attualmente applicabili in Italia. L'indagine mira a stabilire se tali regole siano coerenti in ogni loro aspetto con i valori sottesi alle norme sui diritti fondamentali delle persone con disabilità .
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