La transazione invalida
Alla transazione si può guardare da due contrapposte visuali: da un lato apprezzandone il nobile compito di appianare la lite al di fuori del giudizio; dall'altro paventandone i rischi derivanti dalla rinuncia a una definizione secondo diritto della controversia. L'equanime considerazione di entrambe le prospettive porta a riconsiderare la disciplina speciale dettata in materia di invalidità della transazione, svincolandosi dall'acritica soggezione ad antichi dogmi (primo tra tutti, quello dell'inattaccabilità del contratto transattivo). Queste riflessioni conducono l'indagine attraverso due percorsi. Il primo diretto a ribadire la soggezione della transazione ai rimedi di diritto comune del contratto in materia di vizi del volere e a riportare entro i corretti confini le deviazioni dettate dallo statuto speciale. Il secondo preordinato a contrastare l'aprioristico rifiuto verso ogni sindacato di giustizia contrattuale, in particolar modo ove connesso a situazioni di divario tra le posizioni di forza delle parti.
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