Teoria e critica della globalizzazione finanziaria. Dinamiche del potere finanziario e crisi sistemiche
Nel nuovo millennio il baricentro dollaro centrico è slittato nel "meta-mercato finanziario", un universo virtuale inflazionario progettato per la reiterazione, potenzialmente illimitata, delle transazioni speculative. Prende forma, su questa base storica, una spiegazione della globalizzazione dall' abbandono di Bretton Woods fino all'attuale depressione. Gli aspetti monetari e finanziari, il loro impatto sull'economia reale, l'approccio politico e quello macro/micro economico, più che contrapposti, risultano chiariti in una visione sistemica in cui gli uni e gli altri acquistano senso nella loro interconnessione. La trattazione rende evidenti gli espedienti giuridici e gli illusionismi mediatici messi in atto per la manipolazione/creazione irrealistica della realtà ed il condizionamento dei mercati. L'ultima parte riguarda il rischio sistemico degli stati desovranizzati dell'Eurozona, le sue possibili soluzioni con uno sguardo ormai disincantato al totem del PIL. L'attraversamento della crisi della finanza dematerializzata, punto di arrivo e al contempo di rovesciamento della "civilizzazione materiale" dell'economia capitalistica, lascia infine intravedere il paradigma in formazione di una civilizzazione dematerializzata.
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