La Spagna del Novecento. L'economia

Il lettore che si rivolgerà a questo volume vedrà riconosciuto l'interesse che lo spinge verso tematiche di carattere storico-economico, ma allo stesso tempo rimarrà felicemente sorpreso da un singolare nucleo di forza evocativa che lo solleciterà verso altre dimensioni intellettuali grazie alla sensibilità che il testo dimostra per molti aspetti culturali che s'incrociano con l'economia. Avrà in questo modo l'opportunità di arricchire la percezione della Spagna al di là degli stereotipi, e di articolare diversamente quel moto di sorpresa con cui ha guardato il suo miracolo sbocciare negli ultimi trent'anni del secolo. Una Spagna piena di fermenti e di idee esisteva anche prima della sua trionfante entrata in Europa: era uno Stato che disegnava faticosamente i suoi programmi di sviluppo con andamento alterno, tale da rappresentarsi graficamente con una linea spezzata che ne evidenzia i periodi di discontinuità. E' di particolare interesse il continuo confronto che gli autori praticano tra la Spagna e le aree europe, di maggiore crescita, e al tempo stesso tra la Spagna e i paesi del bacino mediterraneo che hanno condizioni a lei più similari. Da tale punto di vista risalta il paragone con la realtà dell'esperienza italiana. Se per un lungo tempo l'Italia sembra procedere con un passo più sicuro e proporsi alla Spagna quasi come un modello, negli ultimi anni è forse questa seconda a giocare un ruolo anticipatore rinviando, anche per questa via, a una seria riflessione su quella questione mediterranea che rischia di essere paradossalmente ridotta a una 'questione che non c'è'.