Il principio di eguaglianza nella Costituzione italiana e nel diritto comunitario
Il presente lavoro muove dalla consapevolezza, da tempo maturata nella dottrina costituzionalistica italiana, che il processo di integrazione europeo pone delicati problemi di ordine costituzionale, non soltanto per la difficoltà di conciliare il ruolo assunto dalle fonti comunitarie all'interno dell'ordinamento italiano rispetto ai principi costituzionali che reggono i rapporti tra le fonti normative, ma anche perché i valori sostanziali protetti dalla costituzione risultano in vario modo 'toccati' dalle norme comunitarie. Da qui l'idea di mostrare come il diritto comunitario possa interferire con quello che, anche dal punto di vista storico, è uno dei principali cardini del sistema delle garanzie costituzionali dei diritti, e cioè con il principio di eguaglianza. Il testo, premessa una riflessione di ordine generale sul concetto stesso dell'uguaglianza, esamina i contenuti che il principio di eguaglianza presenta, rispettivamente, nell'ordinamento costituzionale italiano e nell'ordinamento comunitario. Infine, nella parte conclusiva dell'indagine, analizza le conseguenze che discendono dalla 'sovrapposizione' dei due principi sulla legislazione italiana e, più in generale, quale ruolo sia chiamato a svolgere il principio di eguaglianza nei rapporti tra l'ordinamento nazionale e l'ordinamento comunitario.