Competere attraverso l'organizzare. Come ottenere e sostenere il vantaggio competitivo negli scenari della nuova economia
Quali sono le nuove regole della nuova economia, ossia quelle che si sono affermate nella maggior parte dei mercati in questo periodo di fine/inizio millennio e che sempre più determineranno i futuri assetti competitivi? Quali sono i segreti delle aziende che meglio delle altre hanno saputo cavalcare l'onda del cambiamento e gli errori di quelle che, invece, ne sono state travolte? Come può l'organizzare aiutare l'impresa ad affrontare con successo i nuovi ambienti ipercompetitivi? Queste sono le domande da cui parte.Competere attraverso l'organizzare, per raggiungere l'obiettivo di dimostrare l'importanza delle risorse di natura organizzativa ai fini del raggiungimento dell'eccellenza competitiva in un modo in cui tutto ormai cambia a gran velocità. L'autore, partendo dall'idea d'impresa come capitale sociale ed intellettuale, per comprovare la superiorità della competizione basata sull'organizzare, si focalizza sui processi di creazione di nuova conoscenza organizzativa. Se la competizione si muove lungo i binari di un processo di distruzione creatrice in cui ogni innovazione nel mentre dà origine a un nuovo regime distrugge l'antico, per aspettare a sua volta di essere distrutta dalla successiva ondata innovativa, allora si ha successo e si sopravvive solo se si riesce ad innovare continuamente, ovvero se si riesce a creare continuamente nuova conoscenza organizzativa da incorporare in prodotti/servizi o processi capaci di soddisfare le esigenze del mercato meglio dei concorrenti. Dal momento che la nuova conoscenza organizzativa è il frutto di un complesso processo sociale frammentato in ogni maglia del tessuto organizzativo, che richiede la fiducia ed il coinvolgimento degli attori organizzativi, il discorso deve necessariamente spostarsi sulle variabili dell'organizzare. Se il vantaggio competitivo sostenibile può essere ottenuto solo mettendo in fila una serie di vantaggi di breve durata, e non più attraverso una singola manovra di più ampio respiro, la fonte ultima del valore dell'impresa, la variabile da cui più di tutte dipende l'eccellenza competitiva, non può che essere l'organizzare. È questa, infatti, la macchina capace di produrre il capitale sociale ed intellettuale necessario all'impresa per autorinnovarsi di continuo e stare sempre un passo più avanti dei concorrenti e della pressione competitiva.
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