Con la morte non si tratta
Una rapina sulla Statale Carlo Felice, in Sardegna. Uno dei banditi viene ferito e arrestato, non parla. Gli altri dividono il bottino. Sono passati diversi anni, quell'uomo è ancora in galera. Suo figlio, un tossicodipendente, è scomparso. Forse è partito per l'isola, alla ricerca dei complici di quel colpo miliardario. Su incarico dell'avvocato del padre Bacci Pagano inforca la vecchia Vespa 200 PX color amaranto e parte per la Sardegna. A Tertenia sarà ospite di Virgilio Loi, il secondino che l'ha salvato quando era in carcere per terrorismo. Forse in Sardegna quella storia l'hanno dimenticata, forse non sta succedendo nulla. Forse quel soggiorno in riva al mare sarà solo una pausa riposante. O addirittura una vacanza meravigliosa, perché potrebbe raggiungerlo Aglaja, la figlia diciottenne che rifiuta di vederlo da dieci anni, da quando Bacci si è dolorosamente separato da Clara, la sua ex moglie. O forse sarà una delle solite indagini di Bacci Pagano, pericolose e appassionanti. Perché il detective inventato da Bruno Morchio è davvero un personaggio irresistibile: come tutti i suoi colleghi, si scontra con il male e la stupidità del mondo. Ma non rinuncia al suo passato: è stato in carcere, più per ingenuità che per terrorismo, ama i piaceri della vita (a cominciare dalle donne), soffre per la lunga separazione dalla figlia, sta male quando è costretto a sparare... E soprattutto è ricco - anche nelle sue debolezze - di una umanità che si trasforma in quel fiuto che è la sua maggiore dote professionale.
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