Morte a credito
"Morte a credito", pubblicato nel 1936, è il secondo grande romanzo di Céline, che nelle sue pagine ritorna alla propria infanzia e adolescenza. Cresciuto in un'atmosfera soffocante e carica d'odio, illuminata solo dalle presenze della nonna Caroline e dello zio Eduard, il giovane Ferdinand racconta le proprie esperienze familiari, turistiche, scolastiche, erotiche e di lavoro. Quella di Céline è una prosa di sconvolgente, carica, espressiva e visionaria, brulicante di ossessioni, oscenità e violenza. Ma, come ha notato André Gide, "la realtà che Céline descrive è l'allucinazione provocata dalla realtà". Questa è la prima edizione italiana integrale di "Morte a credito". La 'storica' traduzione di Giorgio Caproni venne infatti pubblicata con alcune omissioni: i brani espunti sono stati ora reinseriti nel testo, che presenta, oltre alla versione di Caproni, un saggio critico di Carlo Bo.