La responsabilità del pensiero. Il nichilismo e i soggetti
Un nuovo nichilismo predica da tempo l'annientamento del senso e il superamento del "soggetto" quale attore di diritti e di doveri. E un atteggiamento che porta alla destituzione di ogni responsabilità del pensiero nei confronti del presente e dei conflitti che lo attraversano, lasciando così campo libero al dominio delle tecnoscienze. "La responsabilità del pensiero" si confronta a viso aperto con questo filone, che trova i suoi alfieri in Blanchot, Foucault e Deleuze. Franco Rella conduce una serrata analisi e una puntuale critica della loro opera, anche in polemica con alcuni degli esiti che ha avuto nella politica e nella filosofia italiane. Per trovare un antidoto, Rella rivisita le radici del nichilismo moderno, fino a Bataille e ancor più indietro, a Nietzsche. Recupera la passione e la responsabilità del pensiero nei confronti del presente per ridare parola alle contraddizioni che lo lacerano e ritrovare il valore della "persona"; da una parte, spingendo il pensiero filosofico a riarticolare un'esperienza umana divenuta incomunicabile, rivalutando le forme della narrazione, della poesia, dell'arte; dall'altra, rifiutando questo "disastro del senso" che porta ad arrendersi al terrorismo del reale. Per ritrovare la libertà delle nostre scelte, anche quelle politiche.