Le decorose memorie
Il rigore e la crudeltà del mondo narrativo e morale di Luca Doninelli trovano in questi racconti una singolare varietà di toni stilistici: al centro della sua attenzione sono esistenze in cui "il male ha lo stesso volto del bene, e la vergogna somiglia all'onore"; e rapporti umani decisivi, in prevalenza familiari, analizzati nel loro intrico di odio e amore, di storia e biologia. Sia che ci racconti il destino di un'anziana madre che, nel culmine della tragedia da cui è colpita insieme coi suoi figli, scopre il segno di un Dio provvidenziale; sia che ci narri con accenti ora comici ora patetici il ménage di due anziani omosessuali; o la vicenda beffarda dei rapporti omicidi tra un padre e un figlio; o, ancora, che ci descriva una vampiresca relazione extraconiugale, sempre Doninelli fissa l'aspra concretezza delle sue storie con freddezza chirurgica e al tempo stesso con pietà, con un distacco ironico mai disgiunto da una fraterna, quasi affettuosa partecipazione alle sorti dei suoi amabili e detestabili personaggi. E così la dolorosa scoperta di se stessi come voluttuosità maligna si apre alla ricerca di un possibile riscatto.
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