La libellula
Fiò ha 22 anni. È orfana di entrambi i genitori, che erano rapinatori di banche. Un astuto stratagemma - che lei definisce "tassa sulla menzogna" - le permette di sopravvivere e di pagarsi gli studi. Abita nel quartiere parigino di Belleville: affitta un appartamento di proprietà della sua unica amica, Zora, ex modella, esperta di misantropia, armata e pericolosa. Soprattutto, Fiò dipinge. Nei suoi quadri coglie gli istanti perfetti in cui la vita ci illumina con il miracolo della sua pienezza. Fiò ha avuto questa rivelazione a otto anni, quando ha visto una libellula. Ma il momento magico può anche essere una canzone, un'immagine appena intravista, un ricordo...Giovane talento della narrativa francese, che la critica ha accostato a Raymond Queneau e Boris Vian, Martin Page conferma con questo terzo romanzo le sue straordinarie qualità. I suoi libri respirano il giusto mix di sensibilità e cinismo, critica sociale e disincanto, umorismo e poesia. La sua Fiò è un'antieroina fantastica e fragile: l'arte le darà il successo e la fama, ma nonostante questo riuscirà a sopravvivere... Nella "Libellula" Fiò e Martin Page giocano con il mondo, trasformano la realtà, torturano la vita e riescono a trasformarla in un giardino fiorito.