Propaganda monumentale

Vladimir Vojnovic è una delle grandi voci della letteratura russa contemporanea. In "Propaganda monumentale", il romanzo cui ha lavorato negli ultimi dodici anni, offre un variegato, divertentissimo, urticante affresco della Russia nel passaggio dal comunismo a oggi. Il romanzo ruota intorno ad Aglaja Stepanovna Repkina, fervente stalinista nonché eroina della Seconda guerra mondiale, che a suo tempo riuscì a convincere il vicinato a erigere una statua del dittatore - la stessa statua di ghisa che ora, dopo che il partito ha deciso di abbatterla, trova rifugio nel suo appartamento come un feticcio domestico. La fede politica di Aglaja ha segnato la sua vita, lasciandola perplessa ai tempi di Chruscev, a suo agio nel neo-stalinismo di Breznev e alla fine irrimediabilmente confusa nell'era della glasnost. Attraverso questa figura, e le sue relazioni con parenti, amici, colleghi, funzionari e dissidenti, mafiosi e terroristi, burocrati e oligarchi, "Propaganda monumentale" traccia la parabola della Russia in questo convulso cinquantennio. Inimitabile maestro del 'surrealismo socialista' (ovvero la capacità di raccontare con sguardo insieme lucido e ironico le assurdità del sistema sovietico, e in generale del mondo), Vojnovic si inserisce con la sua satira graffiante nella tradizione che va da Gogol' a Majakovskij. In "Propaganda monumentale" usa magistralmente tutte le corde del comico, dall'umorismo alla caricatura, dal grottesco alla satira, dalla parodia all'assurdo, dal fantastico al gioco di parole. Ma al tempo stesso osserva le vicende dei suoi compatrioti con partecipazione e umanità, partendo dalla propria esperienza personale, dalla ricerca di una consapevolezza insieme politica e sentimentale. Attraverso le vicende di Aglaja e dei suoi concittadini, l'immaginaria cittadina di Dolgov, in apparenza tanto strampalata, diventa così specchio dei vizi e delle virtù del mondo e degli uomini.