Ripley Bogle
Alto um metro e ottanta. Occhi verdi (e favolosi!), viso pallido e capelli scuri. Spiantato, fecale, nauseabondo e catarroso.Ripley Bogle ha solo ventidue anni ma ha già toccato il fondo. E' nato in un ghetto di Belfast, figlio di una prostituta irlandese e di un alcolizzato gallese. Crescendo anche Ripley ha preso il gusto dell'alcol e delle risse. Romantico e cialtrone, continua a infiammarsi per amori impossibili.La vita gli avrebbe anche dato una possibilità: grazie alla sua intelligenza fuori del comune era riuscito ad entrare nel Trinity College. Ma per chi ha la vocazione della strada e sete di vera libertà, il perbenismo e l'anticonformismo apparente di Cambridge sono una irresistibile provocazione.Stravagante e bizzarro, Ripley Bogle vive ore da vagabondo in una Londra esasperata e lirica, trasformata nel regno dei barboni. Lo seguiamo per un imprevedibile e travolgente week-end in cui demolisce politica, cultura e finanza, inseguito dagli incubi del presente e dalla realtà del ricordo. Nella grande tradizione irlandese, ironico come Wilde e ossessivo come Beckett, McLiam Wilson costruisce un autentico eroe dei bassifondi, geniale, perverso e bugiardo, molto divertente e ancora più inquietante.
Momentaneamente non ordinabile