Vero e verso. Scritti sui poeti e sulla letteratura
La prosa critica di Mario Luzi è una sorta di sismografo: non si limita a descrivere, indicare, spiegare, ma registra in sé stessa il moto dello spirito che la suscita. Nella sua musica, non sonda solo il movimento ritmico e formale, ma fa risuonare quello interiore, vitale, umano - qualcosa che si muove nell'autore, nel recensore e in noi che leggiamo.Nei saggi raccolti in "Vero e verso" Luzi si avventura nei territori della poesia e della letteratura di ogni tempo. Ritrova autori già acquisiti al suo discorso, a cominciare dall'infinito lavorio di lettura dantesca, ma si confronta anche con grandi classici come Orazio, Leonardo, Michelangelo e Manzoni, con giganti della modernità come Dostoevskij e Proust, con maestri del Novecento come Rilke, Valéry, Lorca, Machado, Pound, con compagni di strada come David Maria Turoldo. Rifiutando ogni semplificazione psicologica o storico-biografica, Luzi riesce ogni volta a dare un'idea-immagine sintetica e ricca di un autore, come solo i poeti riescono a fare in ambito critico. E nel contempo ci fa riflettere sulle diverse forme che, in ogni autentico scrittore, prende il rapporto tra tempo, poesia ed esperienza umana: fino a cogliere quell'asse, quella verticale "che scavalca l'ordine del tempo" e con "la sua elegia connette il frangente con l'eterno".eterno".
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