La scienza impossibile. Il meglio degli «Annals of Improbable Research»
la scienza è una faccenda seria. Tanto seria e autorevole che a volte fa quasi paura. Dunque vale la pena di prenderla sul serio, come fanno i veri scienziati. Non tutti lo sanno, ma anche loro - i geni della fisica, della chimica, della medicina, dell'astronomia, della geologia eccetera eccetera - amano ridere di se stessi e del mondo.Lo dimostrano alla perfezione gli 'Annals of Improbable Researh' ('AIR'), che raccolgono periodicamente il meglio della scienza demenziale del mondo intero: vi figurano parodie di saggi accademici sugli argomenti più strampalati, interviste ai più grandi (e spiritosi) scienziati viventi, ma soprattutto autentici esemplari di prosa scientifica di esilarante assurdità. A scatenare il riso sono a volte gli argomenti trattati, assolutamente implausibili, frivoli o imprevedibili; a volte lo sguardo che la scienza riesce a gettare sulla realtà più banale, dipingendola d'assurdo.Come gli Ig-Nobel, gli spassosi contro-Nobel assegnati ogni anno dalla rivista e diventati ormai una tradizione ripresa dai media di tutto il mondo, gli 'Annals of Improbable Reasearch' ci aiutano a capire un pò meglio come funziona davvero il mondo della ricerca. E nello stesso tempo a famigliarizzarsi con i concetti e gli strumenti della scienza: non a caso gli 'Annals' sono richiestissimi nelle scuole che ne fanno un ampio e dilettevole uso didattico.
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