Middlemarch. Studio di vita provinciale

Middlemarch. Studio di vita provinciale

George Eliot, ribelle al conformismo vittoriano sia nella vita sia nella produzione letteraria, si presenta come la prima scrittrice inglese che, rompendo una lunga tradizione, non si sia posta lo scopo primario di 'divertire'. Intellettuale pronta a cogliere ogni stimolo culturale nuovo, studiosa del positivismo e della filosofia tedesca, traduttrice di Feuerbach e Spinoza, la Eliot pone il suo fermento di idee al servizio dell'immaginazione creativa e, pur attenta alle qualità più popolari della produzione letteraria, sa conferire al romanzo una nuova dignità. Non a caso, quindi, Middlemarch - il suo capolavoro - viene definito da Virginia Woolf come uno "splendido libro che nonostante tutte le sue imperfezioni è uno dei pochi romanzi inglesi scritti per gente adulta". Tra i suoi personaggi - esplorati nel loro complesso mondo interiore - emerge la figura di Dorothea Brooke, emblema di una femminilità storicamente repressa e condizionata, nel suo essere, dalle convenzioni etiche, religiose e sociali del mondo che la circonda. Ma non è nella statura dei singoli personaggi che va ricercata l'essenza di Middlemarch; dalle numerose vicende d'amore che in esso s'intrecciano - appassionanti e condotte sul filo di una sottile ironia - prende forma la visione tragica di un'umanità frustrata e delusa nelle sue più alte aspirazioni.
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