Jane Eyre
Sia per quanto attiene agli schemi di confezione testuale sia per la vivacità e lo spessore psicologico dei personaggi, "Jane Eyre" è unanimemente considerato il capolavoro di Charlotte Bronte. In esso tutti gli eventi e i comportamenti dei personaggi sono in funzione delle svolte psicologiche (ma anche dei sogni, delle premonizioni) della protagonista, e quindi,per la riconosciuta valenza autobiografica della stessa autrice. Rilevanti nel romanzo sono l'immediatezza della narrazione e la capacità di suscitare una curiosità costante - a tratti morbosa, per la sensualità sottile che pervade le sue pagine - per lo sviluppo dell'azione. Mai nella narrativa inglese una donna aveva manifestato e scritto apertamente del suo desiderio per un uomo, e Jane-Charlotte racconta invece la sua irresistibile passione per un uomo sposato, e non ha vergogna ad ammetterlo nel suo diario. La donna vittoriana di metà Ottocento, ridotta allo stato di femmina asessuata, trova dunque in Jane Eyre un ideale contraltare antropologico sulla via dell'emancipazione e del suffragio universale.
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