Il sosia
Jakov Petrovic Goljadkin, piccolo burocrate protagonista del romanzo, vede il proprio fallimento nelle aspirazioni di ascesa sociale. I suoi meccanismi mentali, che lo inducono a scindere la propria personalità in due entità diverse, un "io" e un "tu", gli rendono possibile un parasossale dialogo con il suo "doppio" sempre più prevaricatore e infido nei suoi confronti. E' così possibile seguire le allucinazioni dell'"eroe" Goljadkin in un crescendo di situazioni contraddittorie e tragicomiche che Dostoevskij filtra attraverso la propria vena grottesca.
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