La ricerca dell'assoluto
Balthazar Claes, ricco e colto esponente della borghesia fiamminga del primo Ottocento, è divorato da una febbrile quanto tragica ansia di sapere, e si divide tra l'amore per la moglie e i figli e una vocazione scientifica spinta fino alle soglie della follia. Discepolo di Lavoisier, persegue con sforzi titanici la ricerca dell'Assoluto, il misterioso principio comune a tutte le forme della materia, moderna reincarnazione della «pietra filosofale» lungamente inseguita dagli alchimisti. In questa impresa impossibile finirà col dilapidare affetti e patrimonio: il trionfo della scienza reclama il sacrificio della felicità domestica. Il romanzo, lineare e compatto, assai efficace nell'evocare gli anni pionieristici della chimica, è la storia dello scontro mortale tra le due forze antagoniste in campo - la famiglia e la conoscenza - e delle vittime e sofferenze che tale lotta produce. Pubblicato nel 1834 nelle Scene della vita privata , La ricerca dell'assoluto trovò solo nel 1845 la sua definitiva collocazione all'interno della Comédie humaine fra gli Studi filosofici.