I fioretti di San Francesco-Le considerazioni sulle stimmate
"I fioretti" sono una raccolta di 53 prose che illustrano episodi esemplari e edificanti della vita del santo e dei suoi primi compagni. Redatti in volgare toscano fra il 1370 e il 1390 da un anonimo compilatore, hanno costituito il principale tramite della diffusione della leggenda francescana nella cultura italiana. Tentazioni, penitenze, estasi e miracoli formano il tessuto narrativo dell'opera. Il ritratto del santo che ne emerge è soave, quasi fiabesco: Francesco che conversa con il lupo di Gubbio e che predica agli uccelli, Francesco il poverello di Cristo, il giullare di Dio che guarda il mondo con fanciullesca letizia, cantore del creato, profeta della riconciliazione dell'uomo con la natura. È attraverso "I fioretti" che Francesco si è conquistato un posto privilegiato nell'immaginario nazionale e nella religiosità popolare fino a diventare “il santo di tutti”. Improntati allo spirito dei Vangeli, "I fioretti" sono un libro di devozione piuttosto che un attendibile documento storico; eppure nessun'altra testimonianza ha saputo rappresentare con più fedeltà la figura di Francesco, nella sua umiltà e nella sua grandezza.