La donna che piangeva ai funerali
In un piccolo villaggio nel nordest della Cina vive una donna che ogni giorno indossa un vestito nero, si trucca il viso con della cipria bianca e appunta con cura tra i capelli un fiore di stoffa. Questo è ciò che le basta per compiere il suo lavoro: piangere ai funerali di persone che non ha mai conosciuto. Arriva nelle case in lutto, si accomoda su una sedia e comincia a singhiozzare e disperarsi. È molto brava nel suo mestiere, tutti i parenti si commuovono nel vedere le sue lacrime. Ed è per quelle lacrime che lo fa. Perché sono l'unica emozione che prova nella vita. Fino al giorno in cui dietro quei tendaggi neri e quelle corone di rose rosse scopre che ogni famiglia nasconde dei segreti. Scopre che, dietro l'apparenza di mogli e madri silenziose, molte donne hanno coltivato sogni e speranze. Ma ora qualcosa di più profondo sta per accadere: la rivelazione che viene a galla questa volta ha a che fare con la sua di famiglia. In quel momento dentro di lei nasce una voglia nuova di credere in qualcosa, di essere amata davvero, di avere un obiettivo. Non le bastano più quelle lacrime finte. Vuole provarne anche una sola, ma che sia sua davvero. Una che provenga dal suo cuore. Eppure quando risponde allo sguardo dell'unico uomo che la fa sentire importante, nulla va come aveva immaginato. Perché in fondo lei è una donna che piange per finta ai funerali e non è facile cogliere la sincerità quando la incontra. Neanche se si perde in una goccia che accarezza la sua guancia per la prima volta.