Gli spettri del Congo. La storia di un genocidio dimenticato
Sul finire del XIX secolo, mentre le grandi potenze europee si spartiscono il continente africano, re Leopoldo II del Belgio si impossessa di un vasto e inesplorato territorio lungo il fiume Congo. E mentre a livello internazionale si costruisce una reputazione di grande filantropo, dà in realtà inizio a una delle più brutali colonizzazioni della storia riducendo in schiavitù la popolazione locale, saccheggiandone le ricchezze e portando avanti un genocidio che costa la vita a oltre dieci milioni di persone. Gli spettri del Congo è il racconto di un uomo dalla crudeltà megalomane e mostruosa, ma è anche il ritratto commovente di quanti hanno avuto il coraggio di combatterlo. Porta infatti alla luce le gesta eroiche di missionari, viaggiatori, idealisti diventati testimoni del terribile olocausto: da Edmund Morel, il giovane dipendente di una compagnia di navigazione diventato guida del movimento internazionale di protesta, a George Williams e William Sheppard, i due coraggiosi afroamericani che a rischio di enormi pericoli hanno mostrato al mondo le prove di quanto stava succedendo in quella regione dell'Africa. Con grande forza Adam Hochschild pone nuovamente sotto gli sguardi e le coscienze dell'Occidente una tragedia troppo a lungo dimenticata, che scava alle origini del razzismo e del colonialismo di oggi.
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