Tra soffio e carne. Una considerazione teologica sulla poesia
L'autore stesso ha consapevolezza che oggi è difficile, quasi impossibile, non solo 'fare' poesia (amorosa, civile o religiosa), ma anche dire qualcosa di sensato e soppesato sull'arte in genere e in particolare sul poetare. "La poesia è come una icona di parole. Chi fa icone vere è un iconografo; libero dallo sguardo prospettico di questo mondo, si affissa alla luce dorata dell'eterno. Il poeta è un logo-grafo; anzi, in certo senso è un olo-grafo. Come il pittore di icone scrive colori e forme sull'oro di Dio, così il poeta scrive parole sull'oro dell'eterno. E come l'iconografo è mosso dallo Spirito, così il poeta è ispirato dal medesimo Spirito". Attraverso un percorso che intreccia l'azione del poeta con la riflessione teologica, Mazzanti arriva progressivamente a ricondurre il nucleo essenziale dell'evento poetico all'evento di Cristo, Verbo fatto carne.