Qualcosa di nuovo germoglia. Don Tonino Bello e il cambiamento d'epoca
«E io cosa posso darti?». Don Tonino Bello rispondeva con questa frase quando pensava di aver ricevuto un dono. Era il suo modo di sottolineare in concreto la naturalezza e la reciprocità del dare, implicita nella relazione e nella prossimità. Non era una catechesi anche se, con il tempo, lo è diventata. Questo libro propone «cose nuove e antiche» attinenti alla testimonianza del vescovo Antonio Bello e, soprattutto, al carisma profetico di molte sue affermazioni. È un'attualizzazione che nulla ha a che vedere con la memoria fine a se stessa, né con una storicizzazione limitante o mitizzante. La sua battaglia per gli ideali evangelici, che gli ha attirato consensi entusiastici ma anche critiche, lo associa a profeti del Novecento come Giorgio La Pira, ma in modo peculiare. La sua poesia, talora quasi "involontaria", è contemplazione attiva del mistero umano e trinitario: attinge a una profonda preparazione teologica, a un cuore traboccante d'amore ecclesiale e al ricco patrimonio umano e culturale della sua terra, il Salento.
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