No, non è la fine. Se il mondo ci sfugge di mano
Da qualche tempo si è introdotta la percezione che il mondo può andare realmente verso il rischio della fine. E questo potrebbe davvero accadere a causa di un evento della storia prodotto dagli uomini. Allora è necessario lavorare per un pianeta in cui la politica e l'economia non dominino, ma servano come risorse per la vita comune e il governo del mondo. C'è comunque un'ultima carta da giocare: cambiare la nostra idea dell'umano, convertirci da soci a fratelli, e da fratelli a prossimo. È per questa via che ci accompagna l'enciclica di papa Francesco Fratelli tutti. Ma se tutto ciò non bastasse, se nonostante gli sforzi la Terra non riuscisse a salvarsi da sola? Allora, come per una nuova Ninive, «ci sarà un Dio che, struggendosi di amore per il mondo e per l'uomo, senza eleggere, escludere e scartare nessuno, afferrerà il mondo che ci sfugge di mano e lo restituirà alla vita», per la sola, straordinaria e divina ragione che ci sono oltre 7 miliardi di persone e una grande quantità di animali che lo abitano.
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