Le parole di papa Francesco
Camminare, edificare, confessare. Il 14 marzo 2013, a poche ore dalla sua elezione al soglio pontificio, papa Francesco pronuncia tre parole che sembrano rivoluzionare il metodo del ministero petrino e dischiudono i tratti del suo stile. Parole singole, e non articolate deduzioni, scandiscono da quel momento le tappe di omelie, angelus e catechesi, e formano un dizionario dei termini comuni che consente al credente di fare della propria vita qualcosa di bello e persino di eroicamente santo. Parole semplici - misericordia, pazienza, perdono, povertà, periferie e persino odore (delle pecore) - svelano così un grande messaggio e ricordano la missionarietà di una Chiesa chiamata £a uscire da se stessa, a guarire dalla malattia dell'autoreferenzialità". Papa Francesco parla anche, con stile politicamente scorretto, ma pastoralmente efficace, di diavolo e tentazione: rispolvera parole antiche, oggi relegate a una prosa ormai lontana. Soprattutto parla di Gesù, della croce, dell'umiltà, della gioia e di una speranza "da non farsi rubare". Il libro ripercorre gli inizi del ministero petrino di papa Bergoglio dando spazio alle sue parole e provando a raccontare e a comprendere i punti di riferimento del suo pontificato.