Padre Marella. L'orgoglio vinto dalla carità
La basilica di San Petronio e Piazza Maggiore non furono in grado di contenere la folla confluita ai funerali di don Olinto Marella, morto il 6 settembre 1969. Tutta Bologna - sia quella cattolica, sia quella laica - aveva la netta sensazione di congedarsi da un santo. La carità senza mezze misure era il tratto che per lunghi anni aveva contraddistinto la sua presenza in città e per questo, sostanzialmente, era noto. Solo in pochi sapevano che questo sacerdote proveniente dalla laguna veneta, nativo di Pellestrina, era anche colto e vivace studioso, docente di teologia, insegnante di filosofia, esperto pedagogista, e che per qualche tempo fu sospeso a divinis sospettato di modernismo. I pubblici riconoscimenti che hanno accompagnato in vita l'azione educativa e di carità di don Olinto Marella - autentico "padre" per i moltissimi di cui si prese cura - sono continuati dopo la morte. La nuova edizione della sua biografia è accresciuta da significative testimonianze e dal resoconto delle grazie a lui attribuite: esse accompagnano il cammino di verifica del processo di beatificazione, ormai al termine.