L'ultimo nemico di Dio. Il ruolo dell'Anticristo nel cristianesimo antico e tardoantico
La figura dell'Anticristo è un importante tassello tematico all'interno del grande mosaico degli studi sull'identità cristiana e la sua costruzione. E opinione ormai ampiamente diffusa tra gli studiosi che il cristianesimo antico sia stato un movimento religioso assai diversificato, le cui molteplici sfaccettature risultano difficilmente incasellabili secondo categorie spesso mutuate da sistematizzazioni posteriori. La figura dell'Anticristo - e degli anticristi - si inserisce a pieno titolo nello studio del magmatico contesto delle origini cristiane, così come del cristianesimo di età tardoantica, proprio per i diversi ruoli che a quel personaggio sono stati attribuiti nell'ambito dei conflitti vissuti dalle comunità cristiane, sia interni (scismi, eresie) sia esterni (persecuzioni di varia origine e portata). Vi entra a pieno titolo, dunque, perché è anche attraverso la costruzione letteraria della figura di un nemico che i lineamenti di numerose concezioni dottrinali e politiche cristiane si sono definiti. Si può dunque affermare che le rappresentazioni letterarie dell'Anticristo sono modalità attraverso le quali varie forme della teologia antica e tardoantica hanno compreso e interpretato situazioni di conflitto che le comunità cristiane sperimentavano. Il volume riunisce i contributi di studiosi che, pur facendo parte di diverse università (Losanna, Ginevra, Roma "Sapienza", "Roma Tre"), sono accomunati dall'Association pour l'étude de la littérature apocryphe chrétienne.