Quale cultura per il fine vita?
"Si tratta di riscoprire e rilanciare una pedagogia che faccia posto alla morte e ai suoi significati. In questo modo 'l'arte di morire' farà parte di un capitolo fondamentale e irrinunciabile 'dell'arte di vivere': si potrà cogliere la vita, dal primo all'ultimo istante e in ogni sua condizione, come dono e compito che Dio affida all'uomo perché lo accolga e lo adempia come espressione e realizzazione dell'amore a Dio e ai fratelli" (dalla Prefazione del card. Tettamanzi). Il volume propone gli atti del convegno "Quale cultura per il fine vita' 30 anni di Iura et bona" (Milano, 9.10.2010), che ha visto il coinvolgimento di esperti nel campo filosofico, teologico, medico e pastorale. Con la dichiarazione Iura et bona la Congregazione per la dottrina della fede si esprimeva infatti sul valore della vita umana, l'eutanasia, l'utilizzo degli analgesici e l'uso proporzionato dei mezzi terapeutici. Il tema è di fondamentale importanza e continua a suscitare grande dibattito sui media anche a motivo del disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento.