Madame Clicquot e il gusto dello champagne
Reims, 1805. Sconvolta dalla tragica e inaspettata morte del marito François Clicquot, che si è brutalmente tolto la vita, Barbe-Nicole, ancora giovanissima e già vedova, precipita in un profondo sconforto. La figlia, lasciata temporaneamente alle cure della sorella, sembra sempre più lontana da lei, e i suoceri non comprendono perché si ostini a voler portare avanti l'azienda vinicola di famiglia. Nonostante i creditori, infatti, i clienti non mancano e Barbe cova dentro di sé la speranza di trovare il giusto equilibrio per uno champagne perfetto. Un amore, quello per la campagna e per il vino, che l'ha contraddistinta fin da quando era una bambina e che adesso, sebbene il suo desiderio di donna altolocata e sola di fare l'imprenditrice non sia ben visto, non vuole abbandonare. Le guerre napoleoniche non permettono agli affari di prosperare, ma per fortuna Barbe può contare sul supporto del suo dipendente e amico Louis Bohne e del contabile tedesco Georg Christian Kessler. Ma quando i due uomini, seppur molto diversi tra loro, cominciano a nutrire per lei sentimenti più profondi, le si impone una scelta: dare nuovo slancio all'attività, innovando il processo produttivo e conferendo al vino il tocco spumeggiante che ha sempre cercato, o preferire l'amore al lavoro?