Delitti a Fleat House
L'improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell'austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come una sfortunata tragedia dovuta a una crisi epilettica, malattia per la quale il ragazzo era in cura da tutta la vita. L'autopsia però stabilisce che si è trattato di uno shock anafilattico, di una reazione allergica a un farmaco di uso comune come l'aspirina. Ma Charlie ne era al corrente e sapeva di non doverla prendere... Un errore fatale o un delitto premeditato? Sarà la polizia a far luce sul caso e in particolare Jazmine "Jazz" Hunter, la tenace e volitiva ispettrice che si è appena trasferita in un cottage nella meravigliosa campagna del Norfolk, non lontano dalla scuola. Riluttante a tornare in servizio dopo un periodo sabbatico, Jazz accetterà solo per fare un favore al suo vecchio capo e si accorgerà subito che sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House, tra intrighi familiari, tradimenti e vendette, ma quello che non si aspetta è che nel giro di pochi giorni venga ritrovato un secondo cadavere e un alunno scompaia. È chiaro che la vicenda è molto più complicata di quanto potesse sembrare all'inizio e che non sarà facile per lei tenere separata vita personale e lavorativa. Un romanzo inedito, l'unico thriller dell'autrice bestseller Lucinda Riley. L'ennesima prova delle capacità di una grande scrittrice che riesce a spaziare tra generi diversi: dall'appassionante narrativa femminile al crime, con una protagonista carismatica e un'ambientazione suggestiva come nella migliore tradizione del giallo.COME COMINCIALa misteriosa figura salì le scale fino al corridoio del piano riservato agli studenti del primo anno, su cui si apriva un labirinto di studioli grandi come scatole da scarpe, uno per ciascun ragazzo. Gli unici rumori che si udivano erano i tonfi e i ronzii provenienti dai vetusti radiatori, inefficaci sentinelle di ferro battuto che da cinquant'anni tentavano invano di scaldare Fleat House e i suoi occupanti.Fleat House, la più antica delle otto pensioni in cui alloggiavano gli alunni della St. Stephen's School, doveva il proprio nome al preside che l'aveva costruita oltre centocinquant'anni prima. Noto come il "Sacco di pulci" tra gli studenti che lo abitavano, l'orrendo edificio vittoriano di mattoni rossi era stato convertito in alloggi studenteschi subito dopo la guerra.Per fortuna avevano previsto dei lavori di ristrutturazione. Nel giro di sei mesi i corridoi, le scale, i dormitori e le sale comuni sarebbero stati spogliati del logoro linoleum nero che copriva i pavimenti, le pareti ingiallite ritappezzate con una carta da parati nuova e adorna di fiori di magnolia, e nella zona docce, ormai fatiscente, avrebbero sostituito le piastrelle e gli accessori. Il tutto per placare gli animi dei genitori esigenti, che insistevano da tempo perché i figli abitassero e studiassero in un luogo confortevole, più simile a un albergo che a una catapecchia.
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