Il pensiero dei nativi americani. La via lakota all'equilibrio
Fra tutte le creature dell'universo, solo l'uomo, smarrendo la connessione con la natura e di conseguenza con se stesso, si è condannato a vivere in una società indifferente e competitiva, insensibile all'armonia della creazione: è questo uno dei pensieri principali dei Lakota Sioux. Alessandro Martire intraprende all'inizio degli anni Ottanta un viaggio in America del Nord: attraverso un percorso che, partendo dalla Riserva di Rosebud e da Buffalo Jump, passa per Bear Butte, le Badlands, Zuni Heaven e le Black Hills fino a Pipe Stone Quarry e a Mato Tipila (erroneamente definita “Torre del diavolo”), imparerà a vivere e a pensare come i nativi americani. Accompagnato da una guida d'eccezione, Nonna Leola One Feather, membro del Consiglio della società lakota femminile, l'autore scopre e fa scoprire ai lettori i segreti di una cultura che affonda le proprie radici nell'unione con la natura, nello spirito di fratellanza tra tutti gli esseri viventi e nell'importanza di prendersi il tempo giusto per ogni cosa. Come i nativi americani, anche noi dobbiamo imparare a non preoccuparci dello scorrere naturale delle ore e a restituire alla terra tutto ciò che abbiamo ricevuto ma che continuiamo a saccheggiare. Solo così saremo in grado di apprendere l'insegnamento più importante: ritrovare finalmente un equilibrio con tutte le forme della creazione. Perché, come insegna Leola, «il primo passo è imparare a donare».
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