Caterina de’ Medici
Consegnata giovanissima in sposa al futuro re di Francia, senza dote e inizialmente incapace di concepire, Caterina de’ Medici comprende da subito che per sopravvivere potrà contare solo sulla propria scaltrezza e determinazione. Ed è affidandosi all’intelletto e a un insolito entourage che riuscirà a mantenere saldo il matrimonio, a resistere alla vita di corte e a gestire la lotta per il potere, governando sorprendentemente la Francia per decenni. Chi è stata quindi Caterina? “Il verme nato dalla tomba d’Italia”, “la Regina Nera”, “la Dama Serpente”? La figura spregiudicata, cinica e sanguinaria che tanta storiografia ci ha trasmesso oppure l’intraprendente orfana che ha saputo reggere un complesso gioco di alleanze, matrimoni, cessioni di territori e trame di palazzo? O ancora una donna ferita nei propri sentimenti, la cui intera esistenza in realtà aveva come unico scopo quello di proteggere i figli? La narrazione di Leonie Frieda restituisce il vortice di accadimenti che ruotano intorno alla regina consorte. Sul palcoscenico di questa rappresentazione si alternano una miriade di coprotagonisti, dai Valois ai membri di casa Medici, uomini d’arme e di chiesa, concubine e indovini, cortigiani e gente comune, che animano uno dei periodi più grandiosi della storia del nostro continente.