Maria Callas. La voce della passione
Nel dicembre 1953, appena compiuti trent'anni, calcò il palcoscenico della Scala interpretando Medea, la figura femminile più terribile e complessa del melodramma. Da quel momento, come disse Franco Zeffirelli, fu chiaro a tutti che «era iniziata una nuova era dell'opera: a.C. e d.C., ovvero avanti Callas e dopo Callas». Come artista, Maria Callas fu in grado di rompere le convenzioni, rendendo ogni opera un capolavoro. Sulla scena sapeva fondere la sua voce straordinariamente mossa e l'immenso talento musicale con un'interpretazione toccante, in quell'unico fluire che le permise di conquistare le platee di tutto il mondo così come artisti e personalità di rilievo. Riuscì con una incredibile determinazione a trasformarsi dalla ragazzina americana un po' sgraziata alla musa sofisticata dei più grandi intellettuali dell'epoca, ma le spaccature e le contraddizioni che rendeva evidenti nei suoi personaggi plasmarono anche la sua vita. Eva Gesine Baur ricostruisce con dovizia di particolari i contesti, le relazioni, i moti interiori, restituendo al lettore un'esistenza tanto intensa e ricca di chiaroscuri da sembrare quella di un'eroina tragica. Il conflitto con la madre, la fame d'amore e di riconoscimento, l'ascesa segnata da una volontà ferrea e gli anni della sua massima fama, e ancora gli scandali che seguirono lei e gli uomini della sua vita: il matrimonio con Meneghini, il tragico amore per Onassis, l'infatuazione per Visconti e la passione per Pasolini. Una narrazione emozionante e intelligente che esplora e porta alla luce ciò che ha reso questa donna e artista così unica, trasformandola in un'icona pop.