Dante. Così lontano, così vicino
È questo il dono più alto che ci ha offerto Dante, a noi come a chi ci seguirà: l'esempio di un uomo che sa rielaborare e superare il proprio tempo, di cui con il suo capolavoro rappresenta il culmine. È un'ispirazione perenne quella che ci mostra, la tensione verso un sapere superiore, la capacità di muoversi instancabilmente, di essere sé e tutti gli altri, come nel suo viaggio nell'aldilà, di comprendere le debolezze e i punti di forza di tutti i propri simili.«Lo sguardo di Dante è uno sguardo profetico.»È morto settecento anni fa, ma sembra che non sia mai stato così vicino a noi. Dante era un uomo profondamente immerso nel suo tempo, ma anche incredibilmente evoluto rispetto a esso. Era così avanti che molte delle cose di cui ha scritto ci aiutano, anche nel concreto, a capire meglio il nostro, di tempo. Questo è un viaggio nel viaggio dantesco, in cui Bianca Garavelli, una delle più note commentatrici e conoscitrici dell'opera del Poeta, ci prende per mano per insegnarci – proprio come fossimo suoi allievi – a leggere in Dante tutta la sua attualità. Sapevate, ad esempio, che Dante, uno dei primi tra i suoi contemporanei, si era avvicinato alla letteratura araba e che tra i modelli della Divina Commedia c'è Il libro della Scala, il racconto del viaggio nell'oltremondo compiuto da Maometto? Questa e altre scoperte su come Dante affronta i temi dell'orrore, dell'amicizia, della figura femminile, della struttura del cosmo, del rispetto della natura lo rendono a tal punto uno di noi da lasciarci senza fiato.