Amin, che è volato giù di sotto
È una gelida sera d'inverno e Nadia Morbelli imbocca infreddolita un carrugio in discesa. All'improvviso però è costretta a fermarsi: il passaggio è infatti impedito da quello che a prima vista sembra un grosso sacco della spazzatura. Ma una volta vicino, si rende invece conto con orrore che quel fagotto rannicchiato sul selciato è un ragazzo. Un ragazzo morto. Sicuramente un clandestino. Forse un tossico. Plausibilmente suicida. Ancora una volta Nadia non può resistere alla tentazione di avviare le indagini per conto proprio, complice una ragazza in lacrime alla facoltà di Architettura che si scoprirà essere la sorella del morto. Mentre il povero vice-questore Prini è preoccupato soprattutto di tenere lontana dai guai l'amica (solo amica?) ficcanaso. Perché di guai, e guai grossi, effettivamente si tratta, se Nadia viene perfino pedinata da un fascinoso agente dell'Interpol...