Il colore del nostro cielo
India, 1986. Con la sua pelle chiara e gli occhi verdi come smeraldi, a otto anni Mukta ha un destino già segnato: come sua madre e sua nonna, diventerà una devadasi, una serva della Dea. Ma se un tempo questo significava benessere, adesso, nel piccolo villaggio impoverito, vuol dire una cosa sola: essere una prostituta a disposizione di tutti. Decisa a spezzare questa catena, la madre di Mukta fa fuggire la bambina a Bombay, dove sarà accolta in casa di un ingegnere che si prende cura dei bambini di strada. In quelle stanze inondate dal profumo dei "samosa" e del tè "chai", Mukta ritrova la spensieratezza dell'infanzia e scopre che cosa significhi l'amicizia. Quella che a poco a poco la lega a Tara, la figlia dell'ingegnere, che incurante delle differenze sociali le fa scoprire le meraviglie della grande biblioteca cittadina, insegnandole di nascosto a leggere. Finché un giorno il passato di Mukta torna a bussare alla porta, rigettandola brutalmente in quella vita da cui aveva tentato di scappare... Sono passati oltre dieci anni, e Tara, che ormai vive a Los Angeles, fa ritorno in India dopo la morte del padre. Adesso tocca a lei realizzare il suo ultimo desiderio: ripercorrere i luoghi della sua infanzia per ritrovare l'amica perduta. Il racconto toccante di un'amicizia indissolubile, che nemmeno la miseria e la brutalità degli uomini riusciranno a piegare.
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