Mi chiamo Chuck. Ho diciassette anni. E, stando a Wikipedia, soffro di un disturbo ossessivo-compulsivo
Mi chiamo Chuck. Ho diciassette anni. E, stando a Wikipedia, soffro di un disturbo ossessivo-compulsivo: Charles, detto Chuck, ha diciassette anni e si lava le mani continuamente, controlla anche cento volte di seguito che le piastre dei fornelli siano spente e non va mai a dormire senza aver fatto la pipì fino allo sfinimento. Ha un amico del cuore, Steve, l'unico a cui confida le sue stramberie e una sorella, Beth, bella, normale e piena di amici che lo ignora fino a negargli persino l'amicizia su Facebook. La sua giornata è costellata dalla ripetizione di gesti, regole maniacali che lui stesso si è imposto per non perdere del tutto il controllo di sé. E poi ci sono le Converse: ne possiede decine di paia di ogni colore che ha abbinato ai vari stati d'animo. Converse rosse: arrabbiato; gialle: nervoso e così di seguito. I genitori, però, sono sempre più preoccupati e, nonostante le rimostranze di Chuck, decidono di spedirlo da una psichiatra. L'arrivo di una nuova compagna di classe e il desiderio di aiutare il suo amico bullizzato convinceranno Chuck a prendere sul serio i suoi sintomi e a iniziare una terapia. Charles, said Chuck, is seventeen years old and washes his hands continuously, also controls a hundred times in a row that the plates of the stove are turned off and never goes to sleep without having peed until the exhaustion. He has a friend of the heart, Steve, the only one who confides his weirdness and a sister, Beth, beautiful, normal and full of friends who ignores him until even denying him friendship on Facebook. His day is punctuated by the repetition of gestures, maniacal rules that he himself has imposed so as not to completely lose control of himself. And then there are the Converse: it has dozens of pairs of each color that matched the various moods. Red Converse: Angry; Yellow: Nervous and so below. The parents, however, are increasingly concerned and, despite the remonstrance of Chuck, they decide to send it to a psychiatrist. The arrival of a new classmate and the desire to help his bullied friend will convince Chuck to take his symptoms seriously and start a therapy.