Regina di ossa
Una sorprendente rivisitazione al femminile del Frankenstein di Mary Shelley. Un romanzo dark e sensuale, un fantasy intrigante dalle suggestive atmosfere vittoriane. «Con il suo sguardo garbato ma sagace sulle follie e le debolezze umane, Kwitney è un'autrice da tenere d'occhio» – Neil Gaiman Lizzie Lavenza è la prima e unica studentessa femminile a essere stata accettata alla prestigiosa Facoltà di Medicina di Ingold, nello Yorkshire. In più, è americana e in Inghilterra non ha legami né appoggi facoltosi. Perciò, all'inizio dell'anno accademico, capisce subito che farsi accettare da compagni e professori, che non perdono occasione per prendersi gioco di lei, sarà cosa ardua. Ma Lizzie è caparbia, e disposta a tutto pur di dimostrare quanto vale. Ingold è un centro di eccellenza negli studi sulla biomeccanica, il cui obiettivo è riportare in vita con l'elettricità i cadaveri di giovani uomini per trasformarli in automi obbedienti e senza paura da spedire in guerra. Così, quando Lizzie si imbatte in un biomeccanico difettoso, si offre di ripararlo per mettersi in luce. Ma questo biomeccanico sembra aver conservato ricordi, sentimenti... e una coscienza. Lizzie scopre che si tratta di Victor Frankenstein, brillante studente di Ingold deceduto in circostanze misteriose, e ne è pericolosamente attratta. Decisa ad aiutarlo a scoprire cosa gli è accaduto, Lizzie si ritrova invischiata in una rete di segreti, intrighi e oscuri esperimenti che paiono implicare la regina Vittoria.
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