Il volto del mio assassino
Per tutti sei Clara Winter e soffri di allucinazioni. Ma tu non ricordi niente, nemmeno la faccia del tuo aggressore. Non ho soppresso alcun ladro. Non c'è stato alcun ladro. Qualcuno ha tentato di uccidermi. Non ho idea di chi fosse. Sento freddo per la paura. Potrei incontrarlo per strada, alla fermata dell'autobus, in un bar. Non lo riconoscerei. Quando Clara si risveglia finalmente dal coma, la sua vita precedente è un buco nero di cui non ricorda nulla. Perfino gli occhi azzurri di Roland, l'uomo che dice di essere suo marito, sono per lei gli occhi di un estraneo. Ma ricordare è vitale, perché Clara è stata aggredita brutalmente e la sua casa incendiata da qualcuno che forse tornerà a finire il lavoro. In qualche angolo della sua mente potrebbe nascondersi quel volto, ma è difficile riportarlo alla luce in mezzo a tanti incubi confusi. Può davvero fidarsi di se stessa, visto che secondo Roland soffre da anni di psicosi e manie di persecuzione? O dovrebbe invece credere a Jan Colbe, il poliziotto che sembra insinuare dubbi su suo marito? Ricco e affascinante scrittore berlinese, Roland è l'unico legame importante di Clara, che vive con lui un'esistenza molto appartata dopo aver abbandonato il lavoro di giornalista in seguito a un crollo nervoso. Per lei è uno shock scoprire che proprio Roland le ha nascosto dettagli importanti: per esempio il fatto che Clara abbia denunciato più volte un misterioso stalker che lasciava petali di rosa sulla sua porta. O forse anche questo era solo frutto delle sue fantasie? Quando un giorno Clara rischia di essere investita da un camion, qualcosa scatta in lei. Non può più appoggiarsi a nessuno: è l'unica a poter recuperare tutta la verità su se stessa. E sul suo potenziale assassino... Un viaggio psicologico inquietante che lascerà senza fiato anche i lettori più consumati.
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