La mia Londra
Simonetta Agnello giunge a Londra nel settembre 1963. A sole tre ore da Palermo, è catapultata in un altro mondo. La città le appare subito come un luogo di riti e di magie. La paura di non capire e di non essere accettata rende impietoso il passaggio dall'adolescenza alla maturità. Si sposa, diventa Mrs. Hornby, ha due figli. Ora può riannodare i fili della memoria e accompagnare il lettore nei piccoli musei poco noti, a passeggio nei parchi, nella amata casa di Dulwich, nel fascinoso appartamento di Westminster, nella City e a Brixton, dove ha esercitato la professione di avvocato; al contempo, cattura l'anima della sua Londra, profondamente tollerante e democratica, che offre a gente di ogni etnia la possibilità di lavorare. Racconto di racconti e personalissima guida alla città, questo libro è un inno a una Londra che continua a crescere e cambiare. Gioca in tal senso un ruolo formidabile la scoperta di Samuel Johnson, un intellettuale che vi arrivò a piedi, ventisettenne, alla ricerca di lavoro; compilò il primo dizionario inglese ed è considerato il padre dell'illuminismo inglese. Johnson appare negli studi che Tomasi di Lampedusa dedicò alla letteratura inglese, con un suo celebre adagio che qui suona motto esistenziale, filtro di nuova esperienza: "Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco anche di vivere".
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