Da New York a Santa Fe. Terra, culture native, artisti e scrittori nel sudovest (1846-1930)
Nel 1846 il New Mexico entra a far parte degli Stati Uniti. Quando mezzo secolo più tardi questa regione vede succedersi la conquista militare e l'occupazione del territorio, l'attivismo di affaristi e speculatori e l'arrivo della ferrovia, l'intero Sudovest è pienamente inglobato nel capitalismo industriale e questi luoghi diventano oggetto di interesse e curiosità. Richiamano una schiera di pittori, antropologi, archeologi, scrittori e intellettuali conquistatori da scenari maestosi e dai colori squillanti e dalla religiosità delle etnie di indiani pueblo, navajo e hopi. Taos e Santa Fe diventano le principali 'colonie artistiche' americane e in breve tempo la regione si afferma come la principale meta turistica degli Stati Uniti. Alla scoperta e valorizzazione del paesaggio e delle culture locali contribuiscono intellettuali come Georgia O'Keeffe, D. H. Lawrence e Carl Gustav Jung che rendono questi luoghi sperduti e primitivi famosi in tutto il mondo.Come allora si disse "New York andava in New Mexico": alla ricerca di un'identità di cui si erano perse le tracce nelle metropoli rumorose e artificiali, pittori, scrittori e antropologi fissano l'immagine di luoghi pittoreschi e romantici dando vita a una delle esperienze più interessanti nella storia della cultura statunitense.
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