Zayni Barakat. Storia del gran censore della città del Cairo
Agli inizi del 1500, il Cairo è un universo fantasmagorico e fitto di insidie mortali. Le strade sono percorse da una folla eterogenea di mercanti, cantastorie, funzionari senza scrupoli, prostitute e uomini d'arme; le moschee e le scuole coraniche accolgono fedeli e studenti da ogni angolo del mondo islamico. Il dominio mamelucco, ormai agonizzante sotto la pressione dell'impero ottomano, ha instaurato un regime poliziesco dove l'arbitrio è regola corrente, la politica è demagogia e sopruso. Il Gran Censore, lo Zayni Barakat ibn Musa, s'impone per il suo carisma e la camaleontica abilità nel governare gli umori del popolo. A fronteggiarlo - in uno scontro senza esclusione di colpi - è il capo dela Polizia Segreta, Zakarìya ibn Radi, raffinato cultore della tortura e del ricatto, ideatore di una rete tentacolare di spie che percorre ormai tutto il Paese. Sarà un magistrale colpo di scena a concludere questo grande romanzo storico che rivela, con una sconcertante analisi, gli eterni meccanismi del potere e della corruzione.
Momentaneamente non ordinabile