Cranford
Protagonista di Cranford è il passato che si incarna in uno sparuto gruppo di vedove e zitelle, caparbiamente arroccate nei valori della tradizione. Sono loro la "buona società" che il romanzo segue per una decina di anni, delineandone abitudini, cerimoniali, letture, linguaggio. Contro l'immobilità, l'autrice racconta l'assedio e la penetrazione del tempo moderno: minacciosamente vicina è la città commerciale; il treno e la mentalità capitalistica aprono falle nella mentalità preesistente e determinano situazioni, comportamenti nuovi osservati con occhio ironico dalla narratrice, che con la stessa ironia tratteggia i rapporti tra i due sessi.
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