Tatiana
Un chirurgo plastico berlinese, uomo di successo, sposo e padre felice; una tredicenne russa che suona il violoncello come un angelo, fa delirare le folle e conosce il potere di seduzione delle proprie labbra e di "quella soave regione collinosa dove un giorno si sarebbero formati i seni". Ecco gli ingredienti di un racconto fulminante che ardisce ignorare le convenzioni sociali e immagina sviluppi che intorno a questo stesso soggetto altri scrittori non hanno osato. Come scrive Guido Fink nella postfazione, "in tutte le storie di seduzione e di corruzione non si può mai capire chi sia il seduttore, chi il sedotto. La sola cosa importante è che di quelle seduzioni rimaniamo vittime - consenzienti o meno - anche noi lettori".
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